Presa in Carico
Il “Progetto Riabilitativo Individuale” (PRI), predisposto dall’équipe multidisciplinare del Centro di Riabilitazione e condiviso dall’Utente e dalle sue figure di riferimento, descrive la condizione di disabilità, gli obiettivi terapeutici, le risorse impegnate, il programma degli interventi assegnati alle singole figure professionali coinvolte in équipe e, infine, i criteri di verifica applicati per valutare i risultati attesi.
L’onere delle prestazioni erogate è a totale carico del Servizio Sanitario Regionale (SSR) fatta eccezione per la “riabilitazione di mantenimento in regime semiresidenziale”, per la quale è stata introdotta la partecipazione alla spesa, nella misura del 30% della remunerazione, a carico dell’utente e/o del Comune di residenza sulla base della valutazione della capacità contributiva.
Regime Semiresidenziale
Il trattamento in regime semiresidenziale (degenza diurna) è rivolto a persone che presentano ritardo mentale eventualmente associato a esiti motori o lievi disturbi comportamentali. Gli assistiti seguiti presso il reparto semiresidenziale accedono quotidianamente alla struttura usufruendo del servizio di trasporto della ASL di residenza. L’attività all’interno del reparto semiresidenziale è distribuita nel corso delle 6 ore di permanenza quotidiana (dal lunedì al venerdì dalle ore 08:40 alle 15:10; il sabato dalle 08:30 alle 14:00). La giornata tipo prevede lo svolgimento di programmi educativi e altri interventi riabilitativi, diversificati in funzione delle specifiche esigenze individuali, che si inseriscono nelle fasce orarie appositamente dedicate alle attività di riabilitazione. Durante l’orario di permanenza dell’utente presso la struttura (che comprende l’accesso ai turni di mensa e gli spazi dedicati alle attività ludiche e al riposo) sono inoltre costantemente garantiti la tutela medico-infermieristica, la possibilità di supporto psicologico, la sorveglianza e l’aiuto alla persona nell’espletamento delle comuni attività quotidiane (igiene, indossare/togliere gli indumenti, alimentazione, spostamenti e trasferimenti posturali).
In ordine alle modalità organizzative del reparto semiresidenziale, che prevede la distribuzione dell’utenza in classi in cui sono contemporaneamente presenti almeno dieci assistiti, non è possibile accogliere richieste d’inserimento in trattamento di persone con disturbi comportamentali che limitano la possibilità d’inserimento in gruppo e rendono obbligatori livelli di sorveglianza irrealizzabili con gli attuali standard di accreditamento.
Presso il reparto semiresidenziale sono disponibili i seguenti servizi:
- Assistenza infermieristica;
- Terapia riabilitativa (educativa, neuromotoria, psicomotoria, respiratoria, occupazionale, logopedica, cognitivo-neuropsicologica);
- Servizio di valutazione ausili;
- Attività ricreativa e di socializzazione;
- Counseling familiare;
- Assistenza psicologica;
- Assistenza di base;
- Servizio mensa (pasti veicolati da terzi).
Regime non-residenziale (ambulatoriale e domiciliare)
Il trattamento non residenziale (erogato in regime ambulatoriale e domiciliare) è rivolto sia a persone con meno di 18 anni – in prevalenza risultano trattati i disturbi dello sviluppo, del linguaggio e dell’apprendimento – che a persone in età adulta con disabilità motorie conseguenti a patologie prevalentemente neurologiche.
I trattamenti terapeutici previsti sono:
- Riabilitazione neuromotoria;
- Logopedia;
- Terapia occupazionale;
- Terapia cognitiva;
- Psicomotricità.
Inoltre, in caso di necessità, i pazienti e i familiari possono usufruire di interventi di psicologia clinica. In particolare, l’Ambulatorio per l’età evolutiva risponde alle numerose esigenze che emergono dal territorio e costituisce un importante nucleo di riabilitazione neurocognitivo, psicomotorio e psichiatrico sociale.
Sono trattate le seguenti patologie:
- Disturbi dell’apprendimento;
- Disturbo specifico del linguaggio;
- Ritardo mentale nelle diverse gravità;
- Ritardi dello sviluppo neuromotorio e disprassia evolutiva;
- Disturbi generalizzati dello sviluppo;
- Sindromi ipercinetiche;
- Disarmonie evolutive;
- Esiti di patologie del sistema nervoso centrale e periferico;
- Patologie ortopediche (scoliosi, protesi d’anca);